(Kütten, Halle, 1665 - Berlino? 1712) scrittore tedesco. Figlio di contadini benestanti, si iscrisse nel 1688 all’università di Lipsia. La sua prima commedia L’honnête femme o L’onesta signora di Plissine (L’honnête femme oder Die ehrliche Frau zu Plissine, 1695) è quasi un libello satirico drammatizzato, nel quale sono prese in giro la padrona della locanda da cui R. era stato sfrattato e la sua famiglia. Condannato per diffamazione, R. continuò la satira con Malattia e morte dell’onesta signora Schlampampe (Der ehrlichen Frau Schlampampe Krankheit und Tod, 1696), di tono più corrivo, e con la sua opera maggiore, il romanzo satirico Storia dei veraci, sorprendenti e assai pericolosi viaggi di Schelmuffsky per mare e per terra (Schelmuffskys wahrhaftige, curiöse und sehr gefährliche Reisebeschreibung zu Wasser und zu Lande, 1696 e 1697, I e II parte), storia di un borghesuccio (che è il figlio della sua nemica) in cerca di un’identità sociale. L’opera, piena di un’allegria spontanea e irrefrenabile, è una parodia al tempo stesso del romanzo eroico-galante seicentesco e del romanzo picaresco, e smaschera come impraticabili le forme letterarie e i valori culturali del barocco. Nuovamente processato (1697), ed espulso dall’università di Lipsia (1699), R. si trasferì a Dresda, dove scrisse un’altra commedia satirica, che sbeffeggia un favorito della corte, senza neppure cambiarne il nome (Il conte Ehrenfried, Graf Ehrenfried, 1700). Divenuto infine poeta di corte a Berlino, scrisse un oratorio sulla Passione (1708), che fu anche musicato e in cui si avverte l’influenza del pietismo.